OM 665 SUPERBA
Marchio : OM
Modello : 665 SUPERBA
Anno : 1928
Documenti : Asi Targa Oro e Csai
La OM 665 “Superba” è una autovettura sportiva prodotta dalle Officine Meccaniche nel periodo compreso tra il 1923 e il 1934.
Nata nel 1923 dalla matita dell’ingegnere austriaco Lucien Barratouche e carrozzata dalla Carrozzeria Sport di Milano, deriva il suo nome dal numero di cilindri e dall’alesaggio di 65mm della precedente 465. Il motore infatti venne ricavato aggiungendo due cilindri al 1.5 litri di cui era dotata la 469, portando la cilindrata a 1991 cm³. Si trattava sempre di un motore con valvole laterali, meno performante rispetto alla concorrenza che utilizzava già motori con le valvole in testa, ma grazie all’eccezionale leggerezza (pesava 1600 kg) e agilità dello sterzo le consentiva di avere prestazioni paragonabili. Il regime massimo era di 4500 giri/min, con il picco della potenza a 4200, un valore notevole per un motore a valvole laterali. La versione a singolo carburatore sviluppava 40cv, mentre successivamente ne venne aggiunto un secondo che consentì un incremento della potenza del 50%, che le consentiva di raggiungere, nelle versioni carrozzate più sportive, i 120 km/h. L’auto era famosa per la sua affidabilità, per la sua agilità e per l’accelerazione vivace dovuta alla leggerezza.
Vennero sviluppati due telai distinti: la versione S, con passo di 2800mm, più sportiva e pensata per le competizioni, e la versione N con passo di 3100mm, per essere utilizzata in berline più grandi e torpedo, fino alla versione con carrozzeria Weymann a 6 posti. Per gareggiare alla seconda Mille Miglia (1928) venne creata la SMM, più potente e con un passo leggermente accorciato, di 2790 mm.Nel 1930 la cilindrata salì a 2221 cm³ e la potenza a 55 cv (65 nella versione per le competizioni). Entrambe le versioni, la N (ora chiamata N5) e la SMM ora utilizzavano il passo da 2790 mm e il motore da 2.2 l. L’aggiunta di un compressore Roots al nuovo motore diede vita alla SSMM, con 80 cv e in grado di toccare i 150 km/h. Venne utilizzata nelle Mille Miglia a partire dal 1930;
per il Gran Premio d’Irlanda e il Tourist Trophy la OM aumentò ancora la cilindrata a 2.35 litri, ma un impianto frenante inadeguato ne vanificò il potenziale. La produzione cessò nel 1934 per l’assorbimento della OM da parte della Fiat. Mentre le OM godevano di successi sia nelle vendite che nelle competizioni in Italia, nel 1926 il concessionario OM inglese L. C. Rawlence & Company affidò al pilota e ingegnere Richard E. Oats il compito di potenziare le Superba per consentirgli di gareggiare sui circuiti inglesi, specialmente a Brooklands. La Rawlence così sviluppò una serie di accessori e modifiche prestazionali che resero la 665 radicalmente diversa da come usciva dalla fabbrica a Brescia, soprattutto con l’aggiunta di un compressore Roots. Solo nel 1929 la casa madre applicò le modifiche inglesi alle nuove vetture, e a sua volta la Rawlence aggiornò il proprio catalogo con potenziamenti ancora maggiori, raggiungendo i 95 cv. I successi in pista in Inghilterra però non arrivarono, con Oats relegato nelle parti basse delle classifiche.
Esemplare totalemente revisionato di meccanica e ciclistica
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