ALFA ROMEO GIULIETTA SPIDER "SEBRING" BARCHETTA


Marchio

ALFA ROMEO

Modello

GIULIETTA SPIDER “SEBRING” BARCHETTA

Anno

1959

Km

-

Con l’introduzione della Giulietta, Alfa Romeo ha creato la formula “piccola vettura, grandi prestazioni” che, da quel momento in avanti, caratterizzeranno le migliori autovetture prodotte dal marchio milanese. Prima tra le Giulietta, la Giulietta Sprint Coupé disegnata da Bertone e che ha fatto il suo debutto al Salone dell’Auto di Torino nell’aprile del 1954, dotata di un motore di 1.3 litri, versione in alluminio del tradizionale motore bialbero di casa Alfa, frutto di un progetto dell’Ingegner Giuseppe Busso, in forza alla Ferrari prima di approdare alla casa milanese.
La prima serie, quella “Serie 750” della Giulietta Sprint Coupé del 1954 fè stata presto affiancata dalle versioni Berlina e Spider. Progettata e costruita dalla Pininfarina, ricordata anche per essere stata la prima auto prodotta in certi volumi dal famoso carrozziere torinese, la Spider ha portato un tale livello di raffinatezza costruttiva e meccanica sulle piccole vetture sportive che, sin dal momento della sua presentazione, ha fatto di colpo invecchiare tutte le vetture prodotte dalla concorrenza. Con un’origine di questo tipo, non è troppo sorprendentemente che la Spider sia stata un enorme successo, diventando la piccola auto sportiva più venduta dell’Europa continentale, capace di proseguire nel suo successo anche dopo il 1959, quando è stata presentata nella sua nuova forma di Serie 101, rivista e modificata con l’adozione di un passo più lungo. Il successo della famiglia Giulietta ha sorpreso, in primis, la stessa l’Alfa: gli obiettivi di produzione sono stati rivisti verso l’alto e, nel 1956, per soddisfare le richieste di aumento delle prestazioni, sono state introdotte le versioni “Veloce” sia della coupé Sprint sia della versione aperta Spider.

Questa Giulietta Spider è stata professionalmente trasformata in barchetta, sulla falsariga della barchetta che corse a Sebring, circa 30 anni fa, probabilmente da Cappa, il fratello del proprietario della KCA e specialista Lancia. Risparmiare peso è stata una priorità assoluta: le porte, il cofano e il cofano del bagagliaio sono stati sostituiti con elementi in alluminio, mentre le ruote sono in lega di magnesio. Il motore è un’unità di 1.600cc della Giulia TI, probabilmente preparata dal noto specialista Alfa Romeo, Chiapparini. Questa barchetta ha corso in numerose gare a partire dal 1985, conquistando come miglior risultato un più che rispettabile 30° posto assoluto e 13° di classe alla Targa Florio Storica del 1986, dove ha combattuto contro auto come, tra gli altri, Ferrari 250 GTO e 250 TR. L’auto è offerta con documenti di immatricolazione italiani, copia di svariate foto scattate durante alcune delle competizioni a cui ha preso parte ed una copia dei risultati finali della Targa Florio del 1986.

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